DEPRESSIONE E DOLORE CRONICO HANNO TANTI MECCANISMI IN COMUNE
La relazione tra depressione e dolore cronico è complessa. Numerosi studi indicano l’esistenza molto probabile di una causalità bidirezionale. La presenza di sintomi dolorosi in pazienti con depressione e di depressione in soggetti con dolore cronico è sicuramente superiore a quanto ci si potrebbe aspettare. I tassi di prevalenza di sintomi dolorosi in soggetti con disturbi dell’umore variano dal 15% al 100% a seconda della modalità con cui vengono raccolti i dati e a seconda della sintomatologia dolorosa. Alcune caratteristiche: il sesso femminile, un basso livello scolastico, la condizione di disoccupazione e l’età avanzata sono risultate associate ad una maggiore prevalenza di sintomi dolorosi in soggetti con disturbo depressivo.
Uno dei modelli proposti per spiegare l’associazione tra dolore e depressione ipotizza che la depressione possa condizionare la trasmissione nocicettiva alterando la soglia di percezione del dolore o determinando un fenomeno infiammatorio cronico che comporta l’esordio dei sintomi dolorosi. Questa ipotesi viene supportata dai risultati di alcuni studi che hanno dimostrato che la presenza di depressione predice lo sviluppo successivo di sintomi dolorosi. E’ altrettanto vero che la presenza di dolore cronico rappresenta un fattore di rischio per la depressione . Varie condizioni somatiche dolorose, cosiddette funzionali, sono state studiate: tra esse la fibromialgia, la sindrome del colon irritabile e la cefalea muscolo-tensiva. Altre ricerche si sono occupate d’indagare l’associazione tra depressione e dolore nelle patologie oncologiche e in caso di dolore neuropatico. C’è poi da considerare che la presenza di sintomi dolorosi, può mascherare una condizione depressiva, in modo tale da rendere meno probabile la ricerca di aiuto, di tipo psicologico, da parte del paziente. Si stima che circa il 50% delle condizioni depressive non vengono correttamente diagnosticate nell’ambito della medicina generale e i sintomi dolorosi sono tra quelli che più frequentemente conducono ad una misdiagnosi. Dal punto di vista clinico occorre tener presente che gli studi epidemiologici evidenziano l’associazione tra la presenza di sintomatologia dolorosa, non attribuibile a condizioni mediche specifiche, e ideazione o comportamenti suicidari. Inoltre se la sintomatologia dolorosa accompagna una condizione clinica depressiva, i tassi di suicidio risultano superiori rispetto a quelli riscontrati nel disturbo depressivo senza sintomi dolorosi. Infine, molti studi, di economia sanitaria, hanno rilevato come enorme sia l’impatto della compresenza di sintomi dolorosi e depressione, in termini di utilizzo di risorse sanitarie, costi associati all’assistenza e giorni lavorativi persi o giorni lavorativi con funzionamento compromesso.
Meccanismi biologici della depressione e del dolore cronico
Le ricerche indicano che nel dolore cronico le sensazioni dolorose sono amplificate per una disfunzione delle sostanze che regolano la percezione del dolore, in particolare serotonina e noradrenalina. Una disfunzione di questi neurottrasmettitori è presente anche nella depressione. Inoltre, è ormai noto, che le citochine proinfiammatorie, presenti nelle condizioni di dolore cronico, possono raggiungere il Sistema Nervoso Centrale attivando uno stato di neuroinfiammazione che predispone alla depressione. A sua volta la neuroinfiammazione produce molecole proinfiammatorie che raggiungono l’intero organismo favorendo l’insorgenza del dolore.
Secondo l’ipotesi aminergica
nella depressione, il disturbo dell’umore sarebbe causato da una carenza, a livello sinaptico, di serotonina , noradrenalina e dopamina . Tuttavia queste molecole non possono essere considerate semplicemente come neuro-trasmettitori, perché, in realtà, sono dei trasmettitori sistemici: la serotonina ha importanti azioni su altri organi e sistemi, come quello intestinale https://www.medicinaxtutti.it/2020/03/28/il-secondo-cervello-perche-se-ho-lansia-mi-viene-il-mal-di-pancia/, quello vasale e nella regolazione dei tempi di raggiungimento dell’orgasmo. Lo stesso discorso vale per la norepinefrina, che non solo modula l’umore, l’ansia, l’attentività e l’energia ma esercita, come noto, una importante azione regolatoria sul sistema nervoso autonomo.
La sensazione dolorosa registrata dai nocicettori distribuiti in tutto l’organismo raggiunge la corteccia cerebrale, dove viene elaborata, passando attraverso il midollo spinale. A livello del midollo sono stati descritti due sistemi di modulazione del dolore: quello delle vie inibitorie discendenti ed il sistema del Gate Control . La corteccia cerebrale, l’ipotalamo, il talamo, la sostanza grigia periacquiduttale, il nucleo del rafe, l’amigdala ed il locus ceruleus inviano assoni discendenti che vanno a prendere connessione, direttamente o tramite interneuroni, con i neuroni delle vie del dolore posti nelle corna posteriori del midollo spinale. Qui, attraverso l’azione di noradrenalina, serotonina ed endorfine, avviene la modulazione della trasmissione del dolore. Secondo la teoria del cancello proposta da Melzak e Wall a livello delle corna dorsali del midollo spinale, esiste un gate control, in grado di modulare la trasmissione delle informazioni dolorose dalla periferia al sistema nervoso centrale.
(Basi biologiche della depressione Metis)
I ricercatori dell’Università di Hokkaido, in uno studio pubblicato su The Journal of Neuroscience, hanno esaminato come le vie neuronali sono influenzate dal dolore cronico nei ratti. Il dolore persistente causa cambiamenti nella via neuronale che va dal nucleo della stria terminale all’ area tegmentale ventrale. In particolare, i segnali mediati dalla corticotropina(CRF), un neuropeptide coinvolto nelle emozioni come ansia e paura, risultano potenziati nel dolore cronico. I ricercatori hanno scoperto che quando i ratti sono trattati con un farmaco che blocca il rilascio di corticotropina, l’attività dei neuroni della dopamina, che hanno un ruolo importante nel sistema di ricompensa del cervello, è aumentata. Ciò suggerisce che in futuro potrebbero essere sviluppati farmaci destinati ai neuropeptidi come il CRF al fine di trattare il dolore cronico e la depressione.
le evidenze che legano la depressione all’infiammazione
sono riconducibili ad alcune osservazioni:
i pazienti affetti da depressione e che non presentano altre malattie, hanno vie infiammatorie attivate che si manifestano con un aumento di citochine pro-infiammatorie, chemiochine e molecole di adesione
tra i pazienti affetti da malattie infiammatorie che riguardano il sistema nervoso centrale o quello periferico c’è una maggiore prevalenza di depressione
i pazienti trattati con citochine presentano un aumentato rischio di sviluppare la depressione
inoltre, pazienti con disturbi depressivi, presentano alterati livelli di marker infiammatori sia a livello ematico che liquorale. In particolare, le alterazioni della proteina reattiva C e delle citochine tumour necrosis factor(TNF)-ɑ ed interleuchina(IL)-6 sono state confermate grazie alla revisione di numerosi lavori scientifici. E’ interessante notare che le anormalità descritte vengono in parte normalizzate da terapie con antidepressivi, confermando così il ruolo delle molecole infiammatorie nello sviluppo e nella progressione della malattia. Del resto gli antidepressivi vengono anche utilizzati, con successo, anche nelle sindromi da dolore cronico https://www.medicinaxtutti.it/2020/04/20/la-fibromialgia-non-e-una-malattia-immaginaria/
Recentemente è stato provato che nella depressione e nel dolore esistono alterazioni ormonali comuni, specie nel circuito dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e nella sintesi di ormoni a produzione neuronale. L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene viene fisiologicamente attivato durante lo stress. C’è oramai un generale consenso nel ritenere che lo stress psicosociale sia un fattore precipitante la comparsa della sintomatologia depressiva. E non c’è nulla di più stressante di provare un dolore cronico e sentirsi etichettati come “malati immaginari”, a questo si aggiunge la possibile crescente aggressività dell’ambiente familiare o professionale, quando i medici definiscono il dolore come psicogeno.
Bibliografia
Aguglia E, Ravasio R, Simonetti M, Pecchioli S, Mazzoleni F. Use and treatment modalities for SSRI and SNRI antidepressants in Italy during the period 2003-2009. Curr Med Res Opin. 2012; 28 (9): 1475-84
Anand P, Singh B, Jaggi AS, Singh N. Mast cells: an expanding pathophysiological role from allergy to other disorders. Naunyn Schmiedebergs Arch Pharmacol. 2012; 385 (7): 657-70
Anisman H, Hayley S. Inflammatory factors contribute to depression and its comorbid conditions. Sci Signal. 2012; 5 (244): pe45
Bair MJ, Robinson RL, Katon W, Kroenke K. Depression and pain comorbidity: a literature review. Arch Intern Med. 2003 Nov 10;163(20):2433-45. Review. PubMed PMID: 14609780.
Beghdadi W, Madjene LC, Benhamou M, Charles N, Gautier G, Launay P, Blank U. Mast cells as cellular sensors in inflammation and immunity. Front Immunol. 2011; 2: 37
Chen ZH, Xiao L, Chen JH, Luo HS, Wang GH, Huang YL, Wang XP. Effects of fluoxetine on mast cell morphology and protease-1 expression in gastric antrum in a rat model of depression. World J Gastroen- terol. 2008; 14 (45): 6993-8
Cirulli F, Pistillo L, de Acetis L, Alleva E, Aloe L. Increased number of mast cells in the central nervous sy- stem of adult male mice following chronic subordination stress. Brain Behav Immun. 1998; 12 (2): 123-33
Donelan J, Boucher W, Papadopoulou N, Lytinas M, Papaliodis D, Dobner P, Theoharides TC. Cortico- tropin-releasing hormone induces skin vascular permeability through a neurotensin-dependent process. Proc Natl Acad Sci U S A. 2006; 103 (20): 7759-64
Dowlati Y, Herrmann N, Swardfager W, Liu H, Sham L, Reim EK, Lanctôt KL. A meta-analysis of cytokines in major depression. Biol Psychiatry. 2010; 67 (5): 446-57
Gaudenzio N, Espagnolle N, Mars LT, Liblau R, Valitutti S, Espinosa E. Cell-cell cooperation at the T helper cell/mast cell immunological synapse. Blood. 2009; 114 (24): 4979-88
Graeber MB, Streit WJ. Microglia: biology and pathology. Acta Neuropathol. 2010; 119 (1): 89-105 Graziottin A. Psychogenic causes of Chronic Pelvic Pain and impact of CPP on psychological status. In: Vercellini P. (Ed), Chronic pelvic pain, Blackwell Publishing, Oxford, UK, 2011, p. 29-39
Gri G, Frossi B, D’Inca F, Danelli L, Betto E, Mion F, Sibilano R, Pucillo C. Mast cell: an emerging partner in immune interaction. Front Immunol. 2012; 3: 120
Goesling J, Clauw DJ, Hassett AL. Pain and depression: an integrative review of neurobiological and psychological factors. Curr Psychiatry Rep. 2013 Dec;15(12):421. doi: 10.1007/s11920-013-0421-0. Review. PubMed PMID: 24214740.
Hannestad J, Dellagioia N, Bloch M. The effect of antidepressant medication treatment on serum levels of inflammatory cytokines: a meta-analysis. Neuropsychopharmacology 2011; 36: 2452e9
Herbert TB, Cohen S. Depression and immunity: a meta-analytic review. Psychol Bull. 1993; 113 (3): 472-86
Leino P, Magni G. Depressive and distress symptoms as predictors of low back pain, neck-shoulder pain, and other musculoskeletal morbidity: a 10-year follow-up of metal industry employees. Pain. 1993 Apr;53(1):89-94. PubMed PMID: 8316395.
Kempuraj D, Papadopoulou NG, Lytinas M, Huang M, Kandere-Grzybowska K, Madhappan B, Boucher W, Christodoulou S, Athanassiou A, Theoharides TC. Corticotropin-releasing hormone and its structurally related urocortin are synthesized and secreted by human mast cells. Endocrinology. 2004; 145 (1): 43-8
Kinet JP. The essential role of mast cells in orchestrating inflammation. Immunol Rev. 2007; 217: 5-7
Krishnadas R, Cavanagh J. Depression: an inflammatory illness? J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2012; 83 (5): 495-502
Liu Y, Ho RC, Mak A.Interleukin (IL)-6, tumour necrosis factor alpha (TNF-α) and soluble interleukin-2 receptors (sIL-2R) are elevated in patients with major depressive disorder: a meta-analysis and meta- regression. J Affect Disord. 2012; 139 (3): 230-9
Moura DS, Sultan S, Georgin-Lavialle S, Pillet N, Montestruc F, Gineste P, Barete S, Damaj G, Moussy A, Lortholary O, Hermine O. Depression in patients with mastocytosis: prevalence, features and effects of masitinib therapy. PLoS One. 2011; 6 (10): e26375
Moura DS, Sultan S, Georgin-Lavialle S, Barete S, Lortholary O, Gaillard R, Hermine O. Evidence for co- gnitive impairment in mastocytosis: prevalence, features and correlations to depression. PLoS One. 2012; 7( 6): e39468
Nicol GD, Vasko MR. Unraveling the story of NGF-mediated sensitization of nociceptive sensory neurons: ON or OFF the Trks? Mol Interv. 2007; 7 (1): 26-41
Pinheiro MB, Ferreira ML, Refshauge K, Ordoñana JR, Machado GC, Prado LR, Maher CG, Ferreira PH. Symptoms of Depression and Risk of New Episodes of Low Back Pain: A Systematic Review and Meta-Analysis. Arthritis Care Res (Hoboken). 2015 Nov;67(11):1591-603. doi: 10.1002/acr.22619. Review. PubMed PMID: 25989342.
Raison CL, Capuron L, Miller AH. Cytokines sing the blues: inflammation and the pathogenesis of depres- sion. Trends Immunol. 2006; 27 (1): 24-31
Raison CL, Miller AH. Is depression an inflammatory disorder? Curr Psychiatry Rep. 2011; 13 (6): 467-75
Rijavec N, Grubic VN. Depression and pain: often together but still a clinical challenge: a review. Psychiatr Danub. 2012 Dec;24(4):346-52. Review. PubMed PMID: 23132184.
Theoharides TC, Spanos C, Pang X, Alferes L, Ligris K, Letourneau R, Rozniecki JJ, Webster E, Chrousos GP. Stress-induced intracranial mast cell degranulation: a corticotropin-releasing hormone-mediated effect. Endocrinology. 1995; 136 (12): 5745-50
Theoharides TC, Singh LK, Boucher W, Pang X, Letourneau R, Webster E, Chrousos G. Corticotropin-re- leasing hormone induces skin mast cell degranulation and increased vascular permeability, a possible explanation for its proinflammatory effects. Endocrinology. 1998; 139 (1): 403-13
Theoharides TC, Donelan JM, Papadopoulou N, Cao J, Kempuraj D, Conti P. Mast cells as targets of corti- cotropin-releasing factor and related peptides. Trends Pharmacol Sci. 2004; 25 (11): 563-8
Valitutti S, Espinosa E. Cognate interactions between mast cells and helper T lymphocytes. Self Nonself. 2010; 1 (2): 114-122
Wichers MC, Kenis G, Koek GH, Robaeys G, Nicolson NA, Maes M. Interferon-alpha-induced depressive symptoms are related to changes in the cytokine network but not to cortisol. J Psychosom Res. 2007; 62 (2): 207-14
Wittchen HU.The burden of mood disorders. Science. 2012; 338 (6103): 15
Yu HL, Deng XQ, Li YJ, Li YC, Quan ZS, Sun XY. N-palmitoylethanolamide, an endocannabinoid, exhibits antidepressant effects in the forced swim test and the tail suspension test in mice. Pharmacol Rep. 2011; 63 (3): 834-9
Zunszain PA, Hepgul N, Pariante CM. Inflammation and Depression. Curr Top Behav Neurosci. 2012 May 3. [Epub ahead of print]