LA SESSUALITA’ UN ARGOMENTO DI COMPETENZA MULTIDISCIPLINARE
Ebook: La salute sessuale per il terzo millennio a cura della federazione italiana sessuologia scientifica https://www.medicinaxtutti.it/2020/05/03/2289/
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute sessuale come “uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale correlato alla sessualità”. Questo prevede non solo l’assenza di malattie o di disfunzioni sessuali ma anche un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e ai rapporti sessuali.
La sessuologia è una disciplina che riunisce il sapere di diverse scienze come la biologia, l’etologia, la medicina, la psicologia, la pedagogia, la sociologia e l’antropologia. Questo perchè la sessualità, è un argomento di competenza multi-disciplinare. Il sessuologo è lo studioso che si occupa di sessuologia nei diversi ambiti applicativi del sapere e della ricerca, le cui conoscenze trovano applicazioni di carattere clinico, terapeutico o anche educativo. In questa un’accezione, il termine sessuologo può indicare qualsiasi figura che operi nell’area della sessualità umana e della salute sessuale come l’andrologo o il ginecologo, lo psicologo o lo psicoterapeuta, ma anche l’educatore, il sociologo o l’antropologo del comportamento sessuale. In verità, a livello legislativo e professionale bisogna dire che si tratta invece di una figura assolutamente in via di definizione e appunto per questa ragione, i professionisti che possono essere attualmente definiti sessuologi sono i medici e gli psicologi.
Le disfunzioni sessuali
La sessualità umana, oltre ad avere implicazioni di carattere bio-medico, non può essere mai disgiunta dai significati che le persone attribuiscono alle loro esperienze. In altre parole, la sessualità non è mai un fatto puramente meccanico, ma al contrario, si caratterizza per un coinvolgimento di natura emotiva e psichica.
La sessualità può diventare problematica quando si connota come sintomo di una patologia organica, quando si ammala il desiderio che nasce dall’incontro con l’altro oppure quando si soffre di una qualche insoddisfazione emotiva, fisica o psicologica che può trasformarsi in disagio nell’atto sessuale o comparsa di dolore ed inoltre quando il sesso diventa sinonimo di dipendenza oppure quando l’incontro diventa prestazione e fonte di ansia, depressione o insoddisfazione.
Le disfunzioni sessuali sono sempre multifattoriali, le cause del disturbo possono essere organiche o psicogene, spesso quest’ultime complicano le situazioni ad eziologia biologica. La classificazione delle disfunzioni sessuali è tradizionalmente dicotomica: psicogena e organica ma più di recente è stata aggiunta la forma mista. L’approccio clinico non può quindi che essere multidisciplinare. I sintomi di un disturbo sessuale si rifanno ad una condizione di disfunzione e si differenziano in considerazione del sesso e dell’età della persona.
Volendo elencare le varie disfunzioni della sfera sessuale, si può sommariamente parlare di impotenza con o senza compromissione della funzione sessuale, dipendenza sessuale, dipendenza affettiva, turbe della frequenza del rapporto sessuale, deficit di erezione e deficit di eiaculazione, anafrodisia (incapacità totale o parziale di provare piacere sessuale, frigidità), anorgasmia, dispareunia (dolore fisico associato al coito: prima, durante o dopo lo stesso), vaginismo.
Inoltre, possono essere associati ai disturbi della sessualità o dell’affettività condizioni di cambiamento psico-sessuale in adolescenza o in menopausa, relazioni affettive problematiche, aborto, gravidanza e puerperio, sterilizzazione, contraccezione, sterilità e infertilità, parafilie, transessualità https://www.medicinaxtutti.it/2020/04/27/2019/ omosessualità, patologie organiche che richiedono terapie imponenti la riduzione o cessazione dell’attività sessuale.
La conoscenza dei meccanismi fisiopatologici in sessuologia è in continua crescita grazie al contributo dell’endocrinologia, della neuroendocrinologia e della psiconeuroendocrinologia. Inoltre l’immunologia sessuologica ha permesso di stabilire che alcune scelte sessuali avvengono sulla base del riconoscimento del sistema HLA. La capacità umana di comunicazione olfattiva è considerata debole in confronto a quella della maggior parte dei mammiferi. Nella maggioranza delle specie animali la conoscenza e la scelta del partner sono influenzate da stimoli decodificati dal Complesso Maggiore di Istocompatibilità che negli uomini corrisponde al sistema dell’antigene leucocitario umano o HLA. Gli esseri umani prediligono gli odori degli individui differenti da se stessi, questo comportamento assicura una variabilità genetica e un sistema immunitario più resistente. L’uso di contraccettivi orali sembra avere un effetto distruttivo nella scelta del compagno in quanto le donne che ne fanno utilizzo scelgono compagni con lo stesso HLA. Le donne prediligono gli stimoli olfattivi nella scelta del partner e nell’attivazione sessuale mentre gli uomini prediligono quelli visivi. La neurologia sessuologica con la tecnica del morphing ha reso possibile studiare la biologia della percezione della bellezza, attualmente è noto che esistono aree del Sistema Nervoso Centrale deputate al riconoscimento della bellezza.
Le disfunzioni sessuali femminili
Il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo ha cause endocrine o metaboliche, cause iatrogene e cause psichiatriche. Può essere indotto dall’alcolismo e può avere cause psico- relazionali.
L’ipolubrificazione ha spesso cause endocrine (menopausa, ipoestrinismi, ipotiroidismo) o metaboliche (diabete).Tutte le gravi malattie sistemiche la provocano, è provocata da malattie autoimmuni, può avere cause ginecologiche e cause psico-relazionali.
Le cause ed i fattori di rischio del vaginismo, che è lo spasmo involontario della muscolatura vaginale che ostacola la penetrazione, sono distinte in non organiche quali abusi sessuali e conflitti psicologici profondi ed organiche quali endocrinopatie, diabete, sclerosi multipla e dispareunia. Le cause ginecologiche consistono in malattie veneree, vaginiti, postumi del parto carenza di estrogeni , il vaginismo può anche essere determinato da condizioni gastrointestinali. Le cause psicologiche sono determinate da esperienze traumatiche, ansia, educazione familiare rigida o omofobia interiorizzata .
Le disfunzioni sessuali maschili
Negli uomini, le disfunzioni sessuali si riferiscono alle difficoltà ad avere un rapporto sessuale. La disfunzione sessuale comprende diversi disturbi che interessano:
l’mpulso sessuale (libido)
la capacità di ottenere o mantenere un’erezione (disfunzione erettile o impotenza)
La capacità di eiaculare, i disturbi dell’eiaculazione sono le disfunzioni sessuali più comuni che colpiscono gli uomini ed includono:
l’eiaculazione precoce o prematura prima o subito dopo la penetrazione nella vagina
l’eiaculazione retrograda o nella vescica
l’incapacità di eiaculazione
l’incapacità di raggiungere l’orgasmo
Se si fa riferimento alle cause organiche, le disfunzioni sessuali possono essere un sintomo sentinella di molte patologie neurologiche e andrologiche . Compaiono nel diabete, nella sclerosi multipla e nelle lesioni midollari. L’ipertiroidismo è stato associato a eiaculazione precoce e l’ipotiroidismo ad eiaculazione ritardata. Nell’ieaculazione precoce è stata riscontrata, nel 56% dei soggetti un’infiammazione prostatica, mentre la prostatite batterica cronica è stata diagnosticata nel 47.8% di soggetti con disfunzioni sessuali. Le cause psicogene riguardano il disagio psicologico, relazionale e di coppia, l’ansia e la depressione.
Trattamento
Le terapie mediche sono in continuo aumento.La nuova sessuologia farmacologica ha mutato l’approccio al paziente sessuopatico. Le terapie mediche sono sempre più “couple- oriented”. L’approccio diagnostico- terapeutico è quindi un approccio di coppia. Le disfunzioni sessuali sono sempre multifattoriali e l’approccio clinico non può quindi che essere multidisciplinare. La medicina moderna è medicina della persona e evidence-based, il modello del sessuologo medico non può che essere integrato ed olistico. Associare l’approccio sessuologico integrato a quello andrologico e ginecologico è una strategia vincente in patologie in cui il margine terapeutico, talvolta, risulta molto stretto.
Avere una dimensione del problema dal punto di vista del paziente e del partner, offre anche al medico la possibilità di pianificare una strategia di trattamento di maggiore successo, oltre a poter mostrare al paziente la capacità di poterlo seguire più da vicino in tutte le fasi del percorso clinico. In sostanza facendo una buona diagnosi,è possibile pianificare un un trattamento terapeutico, utilizzando un approccio non solo medico, ma multidisciplinare, volto a comprendere la complessità delle problematiche senza limitarsi ad un solo punto di vista. Per quanto riguarda i trattamenti farmacologici sono vari i farmaci utilizzabili, a seconda del tipo di disturbo sessuale, ci sono prodotti ormonali, vasodilatatori, antidepressivi ed ansiolitici. Dal punto di vista psicoterapico l’approccio a questi disturbi può essere di tipo cognitivo-comportamentista, metacognitivo interpersonale o psicodinamico.
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